martedì 27 marzo 2012

LO SPIRITO E LE MANI

Da un po' di tempo in qua, per compensare un'attività lavorativa molto "di testa" e concentrata sui numeri (coi quali, come dice il mio capufficio, non è che comunichi molto...), ho preso a dedicare il mio tempo libero a lavoretti di creatività manuale. Ho fatto diversi bijou con le perline, che poi ho iniziato ad alternare  a lavori di arte tessile - o a combinarli con essi. Ci sono diverse tecniche che mi piacciono: macramè (nodi), intrecci, uncinetto, tessitura, chiacchierino... una che mi ha davvero conquistato è la lavorazione del merletto a fuselli, detta anche "pizzo al tombolo". Si tratta di una tecnica antica tradizionale in molte regioni italiane, e anche in diversi paesi esteri; si realizza il pizzo intrecciando il filo avvolto sui "fuselli", bobine di legno o  altri materiali, che crea dei bellissimi disegni. E' un lavoro che richiede impegno e attenzione, ma porta a un notevole stato di concentrazione -  e poi il suono dei fuselli che si toccano tra loro è adorabile. Ad ogni modo, man mano che studiavo manuali e sperimentavo tecniche ho notato quanto in generale le attività tessili abbiano radici profonde nel nostro immaginario collettivo e linguaggio, tanto da essere praticamente degli archetipi. Le tra parche delle mitologia greca (o le norne in quella scandinava) che lavorano il filo del destino dell'uomo, la tela di Penelope, Alessandro che taglia con la spada il nodo di Gordio, i rituali di magia in cui si annodano cordicelle per vincolare sentimenti e destini, la Bella Addormentata e il suo arcolaio.... forse è perché queste pratiche fanno parte della vita umana praticamente dall'alba dei tempi, ma  sono cariche di significati anche psicologici molto forti. Dopotutto, ai braccialetti dell'amicizia si fanno tre nodi esprimendo un desiderio e poi si aspetta che si rompa per vederlo esaudito, no? E d'altro lato, molte di queste attività, soprattutto quelle più ritmiche e ripetitive come la filatura e la tessitura, hanno un grande potenziale come aiuto alla meditazione, un po' come la danza dei dervisci. Nel momento in cui ti concentri su un intreccio, liberi la mente da tanti altri pensieri, e se il movimento delle mani diventa automatico puoi ritrovarti a spaziare in uno stato di meditazione molto interessante. Una cosa molto bella da fare può essere anche quella di realizzare dei lavori (un esempio semplice: dei braccialetti annodati) "caricandoli" di pensieri positivi man mano che li si realizza; il sommarsi del tipo di pensiero con la forza archetipica della tecnica scelta secondo me ha una valenza energetica molto forte.
Inoltre, un'attività manuale di questo tipo ha anche il vantaggio di costituire un legame con la nostra corporeità e di dare un senso di armonia, realtà e concretezza che secondo me può aiutare a "riequilibrare" chi si trova ad essere troppo sbilanciato sul lato mentale e intellettuale della personalità, o chi tende a perdersi in stati ansiosi e a preoccuparsi troppo per problemi magari solo immaginati.
In chiusura, la foto del lavoro che sto attualmente realizzando al tombolo: è basato sul disegno del labirinto a bassorilievo che si trova nella cattedrale di Lucca; costituisce in effetti un mandala, e lavorarci è molto stimolante perché man mano che procedo nella realizzazione seguo il percorso del labirinto, con tutta la sua valenza psicologica ed archetipica. Non è facile, ma mi sta piacendo un sacco. E perdonatemi se l'immagine non è proprio bellissima... è fatta col cellulare, non con una fotocamera "seria". Ma era tanto per darvi un'idea di che cosa si tratta. Ora vi saluto e... vado a dedicarmi al tombolo!


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