lunedì 16 aprile 2012

SUL MIO SCHERMO - 1 - REAL STEEL

Come Rocky, ma senza i quarti di bue

Diciamocelo: una venuta su a pane, Nutella e robottoni non poteva prescinderne... Il film è semplicemente carino; la trama è lineare e prevedibile, gli effetti speciali sono fatti bene, la musica... dipende se piace il genere. A me alcune canzoni piacevano, altre un filo meno. Hugh Jackman non recita male, e comunque per le fanciulle è sempre un piacere guardarlo, anche se la canottiera di Wolverine ce lo lascia gustare di più. Maschietti, voi potete rifarvi con Evangeline Lilly, la Kate di "Lost", ma non aspettatevi scene particolarmente hot. L'idea della futuristica boxe tra robot è tranquillamente verosimile (del resto, in forme ancora embrionali già ci siamo), e la caccia ai riferimenti non è niente di trascendentale, ma abbastanza divertente. Lieto fine e buoni sentimenti, ma il giovane Dakota Goyo che interpreta il figlio di Jackman riesce a non essere stucchevole, e l'interazione caustica tra i due risulta abbastanza godibile; vien voglia di chiamare il telefono azzuro per farlo smettere di bere caffeina, però. Comunque, si ride anche più di una volta. Apprezzabile, secondo me, il lavoro fatto sullo "spirito della boxe".
Una buona fetta di "Rocky" (ma vi supplico... NESSUN SEQUEL!!!), una spruzzata di "Bomber", un dose di "Il gigante di ferro", un tantinello di "Paper Moon", e Robot Wars come glassa (che fine ha fatto Mathilda?). C'è una scena con Jackman, negli errori, che da sola vale l'acquisto. 
Consigliato se:
- vi piacciono i robot
- vi piace la boxe
- vi piace Hugh Jackman
- volete organizzare una "serata popcorn" con gli amici

DATI:

REAL STEEL
Con Hugh Jackman, Dakota Goyo, Evangeline Lilly. Non riesco a leggere sulla copertina di chi è la regia.
Distribuzione Walt Disney Video
Formato Blue Ray Disc + E-FILM (copia digitale scaricabile)
Audio italiano 7.1 DTS-HD HR




mercoledì 4 aprile 2012

ALLA BASTIGLIA! - FORSE

Tivù e giornali passano ogni giorno notizie sulla situazione economica, sui provvedimenti del governo, sulle reazioni dei partiti e della popolazione. E da un po' di tempo in qua, sto vivendo una sensazione di deja-vu: un paese pericolosamente vicino all'orlo della bancarotta (anche se - non diciamocelo troppo forte - forse riusciamo a scamparla), le fasce più deboli sempre più spremute e stremate, che stanno scivolando nella disperazione, le classi politiche e dirigenti sempre meno attrezzate di capacità e volontà di far fronte alla situazione e sempre più arroccate nella difesa dei loro privilegi... Ho le allucinazioni o mi sembra di sentire odore di... brioches?!
Massì, ecco cosa mi ricordava questa situazione: la Francia del periodo immediatamente precedente la Rivoluzione! 
Pensateci un attimo: allora, quando il paese era sull'orlo della bancarotta per  vari motivi, tra i quali anche le spese belliche e le spese folli della corte di Versailles, vennero convocati gli Stati Generali (vale a dire: bisogna fare qualcosa di eccezionale, perché come abbiamo gestito le cose finora non andava bene). I ministri Necker e Calonne che del tutto scemi non dovevano essere, avevano già proposto di far pagare le tasse anche ai nobili,(patrimoniale anyone?), ma erano stati liquidati in quattro e quattr'otto. Alla fine, la convocazione degli Stati Generali era sembrata l'unica possibilità di realizzare quelle riforme politiche ed economiche di cui il paese aveva bisogno per non affondare. Anche in quella sede, però, le classi dei nobili e del clero rifiutarono per la maggior parte quelle misure che avrebbero tolto loro potere e privilegi, determinando così nel popolo reazioni sempre più violente che culminarono nell'attacco alla Bastiglia, con successivi sviluppi che man mano portarono alla Rivoluzione vera e propria, al Terrore, e in sostanza a un completo sovvertimento di quello che era stato per secoli l'ordinamento politico del paese.
Ora, l'Italia del XXI° secolo non è certo la Francia del XVIII°, però se andiamo a guardare bene, mi sembra che più di un punto di contatto possiamo trovarlo, vista la nostra attuale situazione economica e sociale: abbiamo un debito pubblico altissimo, l'economia è pesantemente in recessione, la popolazione fa sempre più fatica a tirare avanti mentre pochi privilegiati se la passano alla grande continuando a dissanguarci e tenendosi ben stretti quelle poltrone e tutele che garantiscono loro di fare la bella vita. E intanto, sono sempre di più quelli che si sparano perché non ce la fanno più a tirare avanti. 
Signori, attenti, perché prima o poi i poveracci si stancheranno di spararsi e inizieranno a sparare a voi; la corda, prima o poi, si spezza.
Ora, forse il governo Monti ha un attimino più di buona volontà di Luigi XVI e della sua corte - anche se ha già perso tante buone occasioni di spazzare via un po' di Ancien Régime - ma deve fare molta attenzione a quello che fa, perché la pazienza degli Italiani non è infinita. Sono sempre di più le persone pericolosamente vicine alla fame, e pericolosamente vicine alla disperazione. E quando un popolo è disperato, adotta misure disperate. Di sangue, durante la Rivoluzione e dopo, ne è scorso tanto. L'emoglobina è preziosa, cerchiamo di tenerla da conto!
Un passaggio molto importante, secondo me, sarà la riforma del mercato del lavoro a cui si sta lavorando proprio in questi giorni; se alla fine ne verrà fuori una buona legge, capace davvero di favorire l'occupazione senza trasformare la normativa in un far west in cui alla fine siano ancora i poveri cristi a venir trattati come carne da macello, allora forse questo paese ce la può fare (a questa legge, quando sarà approvata definitivamente, penso di dedicare un prossimo post per analizzarne pecche e punti di forza. Occupandomi di amministrazione del personale, è un campo che mi interessa particolarmente). Fermo restando che serviranno ancora altre misure che siano davvero efficaci per rilanciare l'economia. Soprattutto l'economia reale. Secondo me, uno dei grossi problemi del sistema economico che ormai ci ritroviamo a livello mondiale è proprio la sproporzione del peso della finanza rispetto alla produzione e al commercio. E' importante che i soldi tornino a girare molto più in mano a imprese produttive e commerciali, invece che a banchieri e broker tutti presi a scommettere su quanto fluttueranno le azioni di questa o quella banca. Quindi, gente, la prossima volta che dovrete scegliere in quale banca portare i vostri soldi... vi invito a prendere in considerazione quelle piccole banche a livello locale, più vicine di solito alla realtà del "Terzo Stato", e magari a chiedergli che politica hanno sul finanziamento ai dipendenti,  artigiani e alla piccola e media impresa in termini di concessione del credito.
Nel frattempo, a chi ha un lavoro auguro di riuscire a tenerselo, a chi non ce l'ha auguro di riuscire a trovarlo o inventarselo, e a tutti noi auguro di non dover avere mai bisogno di tirar fuori i cannoni... ma nel caso, allenatevi a prendere bene la mira. Perché quando c'è da combattere, è bene farlo con tutta la propria energia!
E per quanto riguarda l'immagine di oggi... Beh, per l'omaggio a Lady Oscar, ogni scusa è buona, no? ;-)

lunedì 2 aprile 2012

IL GENIO PREZZEMOLINO


Vi capitano mai quei periodi in cui sembra che qualcosa o qualcuno continui a spuntare fuori in un modo o nell'altro nella vostra vita? A me è un po' che succede con uno dei più grandi scienziati vissuti a cavallo fra XIX e XX secolo, Nikola Tesla. A parte la logica quota di sudore dedicatagli durante gli studi di fisica alle superiori (in cui avevo la media del 4... ma stendiamo un velo pietoso), negli anni questa figura affascinante e sfuggente nella mia vita ha fatto capolino - anche solo nel nome - in: un fumetto (Dampyr della Bonelli, in cui si chiama Tesla un personaggio femminile molto tosto); due telefilm: Magazzino 13, dove "la Tesla" è una pistola ad energia elettromagnetica che i protagonisti usano per stordire i cattivi, ma soprattutto Sanctuary, in cui è proprio la persona dello scienziato a comparire. Trasformato in seguito a una trasfusione di sangue vampirico, il personaggio di Tesla qui è un farabutto con molto stile, uno di quei "più o meno cattivi" da cui non si riesce a non farsi conquistare. Nel film "The prestige", che ho visto in televisione, la sua figura è interpretata da David Bowie, istrionico e incomparabile come sempre. Un po' di tempo fa degli amici ci hanno portato il Dvd del film del 1980 dedicatogli da Krsto Papic, in cui giganteggia (anche abbastanza letteralmente) un grandioso Orson Welles nella parte di J.P. Morgan. E ancora, di recente, a Voyager su RAI2 (che tempo fa gli aveva dedicato anche uno speciale, che però io non ho visto) è stato presentato uno studio/esperimento sulla fusione a freddo (che sembra avere prospettive interessanti... speriamo) in cui si citava lui in riferimento alla speranza di trovare una fonte di energia pulita, economica e facilmente disponibile per tutti, esattamente quello che lui stava cercando di fare coi suoi studi ed esperimenti incentrati sul trarre energia dalla ionosfera. Di lui abbiamo parlato tra amici in riferimento alla connessione tra mente razionale ed esperienze di tipo più spirituale, visto che affermava che molte delle sue idee gli erano arrivate sotto forma di "visioni".
Insomma... è come se questo grande scienziato, la cui memoria è rimasta un po' in disparte per decenni - nonostante le sue invenzioni si siano fatte strada in una quantità enorme di ambiti della nostra vita quotidiana, soprattutto in quest'ultima epoca ipertecnologica ed ultraconnessa - stia tornando alla ribalta a chiedere l'attenzione che merita anche da parte di chi non mastica molto la fisica, come me. E del resto, si tratta di un personaggio che all'indubbio genio scientifico univa una personalità enigmatica, visionaria, caratterizzata da un disinteresse per il denaro e l'aspirazione a realizzare qualcosa che andasse a migliorare la vita di tutto il genere umano. Una figura, insomma, probabilmente molto più in sintonia con il risveglio spirituale e le tendenze new age che caratterizzano questi ultimi anni, che non la seconda metà del XX secolo, in cui possiamo ben immaginarci le grandi potenze che usavano le sue scoperte per cercare di radersi al suolo a vicenda; è come se lo spirito di quest'uomo, entrando in una nuova risonanza con lo spirito del tempo, stesse tornando ad aleggiare sulle nostre teste e sulle nostre vite. Chi lo sa, non sarebbe meraviglioso se finalmente riuscissimo a realizzare qualcuno dei suoi progetti più illuminati?
Per quelli di voi che non conoscono molto bene la sua figura, ma che si sono fatti incuriosire da questo post, consiglio come al solito la pagina dedicatagli da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla per iniziare a farsi una panoramica e la visione del film sopra citato (su Wikipedia ne trovate anche i dati; non è facile da rintracciare, ma i miei amici mi hanno detto che finalmente è uscito anche con doppiaggio in italiano - noi lo abbiamo visto in inglese con sottotitoli). C'è anche un documentario dedicatogli, "The missing secrets of Nikola Tesla", visibile su You Tube con sottotitoli. E la prossima volta che accenderete le vostre lampadine a corrente alternata... fermatevi un attimo e dedicate un pensiero anche a lui. Si sa mai che torni a farsi sentire...

domenica 1 aprile 2012

QUANDO IL MONDO NE FA UNA GIUSTA


Oggi, dopo aver passato una bellissima giornata al parco con mio marito e i miei amici, al telegiornale della sera ho sentito una splendida notizia: dopo più di vent'anni di persecuzione politica, finalmente oggi Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione birmana, è finalmente stata eletta in parlamento. Ci sono già notizie di brogli e certamente non ci illudiamo che da oggi saranno tutte rose e fiori e che la dittatura militare si trasformerà in un gruppo di agnellini, ma... è comunque un risultato importantissimo, e chiunque abbia a cuore la democrazia e la libertà dei popoli non può che esultare. Quindi, stappiamo lo spumante, e omaggio alla Signora!!!