giovedì 17 maggio 2012

LIBRI - 2 - LA SCIENZA DELL'INVISIBILE, M. Emoto - M. Citro
































Siate gentili con l'acqua... se lo ricorderà.

Ho da poco finito di leggere un altro bel libro, uno di quelli da cui non riesci a staccarti tipo sacchetto di patatine, e che ti forniscono tanti piccoli elementi che ti danno la sensazione di pezzetti del puzzle che vanno ad incastrarsi proprio al posto giusto, completando il quadro globale.
Gli autori sono Masaru Emoto, un signore giapponese da anni impegnato nello studio della "Memoria dell'acqua", e Massimo Citro, medico e ricercatore italiano che lavora a Torino. I due si alternano nel libro  per illustrare i loro studi, esperienze e considerazioni riguardo alla capacità dell'acqua di memorizzare e trattenere informazioni sulla struttura e capacità fisiche di sostanze con le quali viene messa a contatto - o anche solo con le cui frequenze viene irradiata. In questo modo, ne acquisisce le proprietà pur mantengo inalterata la propria composizione chimica. In pratica, se ad esempio la si irradia con le frequenze di un determinato farmaco, essa ne acquisirebbe le proprietà terapeutiche pur rimanendo in effetti semplice acqua. Inoltre, sembra che trasmettendole energia-pensiero di alta o bassa frequenza (sentimenti od emozioni positivi o negativi) essa la incameri alterando la struttura cristallina che produce al congelamento - e, si può presumere, quindi, che essa rilasci questo tipo di energia nel momento in cui viene metabolizzata da un organismo.
Il discorso è estremamente affascinante, non sembra anche a voi? 
Nella parte di libro curata da Citro vengono illustrati ampiamente i precedenti di ricerca scientifica relativi a questi argomenti, con riferimenti all'omeopatia, alla fisica quantistica (non spaventatevi, le spiegazioni sono chiare) e al lavoro di altri scienziati, oltre a spiegare la ricerca che egli svolge con la sua équipe sulla trasmissione di informazioni da Trasferimento Farmacologico Frequenziale (TFF) - la suddetta irradiazione, appunto. La ricerca in questo campo soffre di cronica mancanza di fondi (siamo stupiti, vero?), ma mi sembra che i risultati che stanno ottenendo siano davvero interessanti e meriterebbero di essere attentamente presi in considerazione ed approfonditi, con una sperimentazione seria e libera da pregiudizi pseudo-scientifici (nel senso di quella chiusura a priori dei dottoroni che rifiutano un'ipotesi solo perché "esce dal seminato") e soprattutto dagli interessi economici delle case farmaceutiche - ve li immaginate i manager a cui va di traverso il caffè quando leggono sul giornale che è possibile guarire con l'acqua anziché coi loro prodotti? Uh, che bella scena...
La parte redatta da Emoto - che non è un dottore o uno scienziato, e non pretende di esserlo -  tocca tematiche più spirituali, evidenziando come la bellezza dei cristalli generati dall'acqua caricata da energie positive, e il suo essere base dell'esistenza di noi tutti, ci richiami ad una maggiore consapevolezza della nostra unità con l'universo intero e alla necessità di alimentare sentimenti e comportamenti di amore e rispetto per noi stessi e tutto ciò che esiste.
Di questo libro mi sono piaciute diverse cose; il linguaggio mi sembra sempre semplice e abbastanza chiaro da riuscire a far comprendere anche concetti scientifici piuttosto complessi. La parte scientifica è ricca e ben concatenata; il quadro d'insieme che ne viene fuori mi sembra logico e coerente, le ipotesi avanzate sensate e ben sostenute in relazione alle teorie di fisica quantistica cui fanno riferimento (bye bye Newton, e grazie per le mele!). Nella parte di Emoto, poi, si avverte una grande sensibilità e predisposizione a sentimenti di amore, consapevolezza e cura per ciò che ci circonda; trasmette armonia e dolcezza, qualcosa che mi sembra non si possa trovare altrimenti che gradevole (a meno che, ovviamente, non siate "entità oscure" che rifuggono luce ed amore, ma in quel caso mi sembra poco probabile che vi avviciniate a questo libro).
Nell'insieme, quello che emerge da questo volume mi sembra sia una tendenza - o almeno l'auspicio di essa - a che scienza e spiritualità riescano finalmente a convergere in un nuovo tipo di conoscenza che fonda l'uso della ragione con un'apertura a maggiori livelli di consapevolezza e di realtà, al di là dei limiti della percezione fisica e dell'esperienza materiale, per arrivare a comprendere una struttura dell'universo basata sull'energia e vibrazione, e sulla connessione globale di ogni forma e manifestazione di esse. E sì, in effetti fa venire una gran voglia di provare a fare esperimenti con l'acqua "informata"; il che, come ogni cosa che stimola la sete di conoscenza, non può che essere positivo. Buona lettura, e nel caso... W i giochi d'acqua!

Masaru Emoto - Massimo Citro
Traduzione dal giapponese Anna Volpe, 
La scienza dell'invisibile: nella memoria dell'acqua i farmaci del futuro
2011 Macro Edizioni (Scienza e conoscenza)
ISBN 978-88-6229-132-3

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